E' stato pubblicato qualche giorno fa su un quotidiano a tiratura nazionale, il rapporto del World Economic Forum in cui si evidenziano dati abbastanza incontrovertibili sul futuro del lavoro nei paesi più industrializzati nei prossimi 5 anni, per la precisione dal 2015 al 2020.
Lo studio riporta in quali settori si perderanno posti di lavoro:
- amministrativo –4,7 milioni
- edile –1,6 milioni
- manifatturiero –500 k
- entertainment e media -150 k
- legale -100 k
- installazioni e manutenzioni -40 k
e in quali settori cresceranno gli occupati:
- finanziario +500 k
- management +420 k
- informatica +400 k
- ingegneria +340 k
- commerciale +300 k
- educazione e formazione +70 k
Sembrerebbe che, per quanto riguarda la formazione e l'educazione, ci siano ancora spazi di crescita del numero di occupati e più in generale di crescita complessiva del settore.
Una analisi più approfondita dei dati potrebbe dare anche ulteriori informazioni per tracciare la strada futura del settore educazione e formazione e i suoi migliori ambiti di sviluppo.
Da un tale andamento futuro dell'occupazione prospettato dal World Economic Forum, continuare a progettare e rilasciare corsi di contabilità/amministrazione per le aziende, o corsi su normative legali, sarà sostenibile e remunerativo per il futuro? ...si potrà cioè far conto ancora su una adeguata quota di mercato in termini di possibili frequentatori dei corsi aziendali?
Probabilmente i settori più promettenti in termini margini di mercato per la formazione e l'education si avranno nei settori a più alta crescita di occupati: finanza, management, informatica, ingegneria, commerciale.
Quindi, chi fa formazione, si dovrà orientare verso quei settori.
Inoltre, vanno anche capite a fondo le caratteristiche e le peculiarità di quei settori, per potersi rivolgere con strumenti formativi e metodologie adeguate: quello che possiamo notare, infatti, è che si tratta di settori con una spiccata velocità di azione, propensione al cambiamento e che operano in contesti essi stessi caratterizzati da alti tassi di innovazione e obsolescenza.
Pertanto, anche l'intervento formativo, dovrà sempre più scostarsi dalle modalità tradizionali e adottare quanto più possibile modalità innovative e adeguate ai contesti del futuro: formazione online, elearning, social e informal learning, blended learning, device-connected learning.
Solo chi riuscirà a utilizzare al meglio questi prodotti e metodologie riuscirà a rendere i propri interventi formativi realmente efficaci per le aziende e per gli individui.